Rifarsi il seno oggi: più consapevolezza, meno invasività. Il Professore Emilio Trignano racconta la nuova frontiera della mastoplastica additiva

Rifarsi il seno oggi: più consapevolezza, meno invasività. Il Professore Emilio Trignano racconta la nuova frontiera della mastoplastica additiva

Di Redazione VELVET – Rubrica a cura del Professore Emilio Trignano, docente di Chirurgia Plastica presso l’Università di Sassari

La chirurgia del seno non è più quella di una volta. Se un tempo “rifarsi il seno” significava affrontare una lunga anestesia generale, giornate in ospedale e settimane di recupero, oggi l’approccio è completamente cambiato. Sempre più donne scelgono di ricorrere alla mastoplastica additiva in anestesia locale, una tecnica che permette di vivere l’intervento con più leggerezza, autonomia e controllo. Ma soprattutto, in totale sicurezza.

A guidare questa rivoluzione nel panorama italiano è il Professore Emilio Trignano, chirurgo plastico tra i più stimati a livello nazionale, docente universitario e autore di numerose pubblicazioni scientifiche, che da oltre un decennio applica con successo questa metodica in centinaia di pazienti presso il suo centro specializzato a Sassari.

«Un seno nuovo, in 40 minuti. Da sveglie e senza dolore.»

Così la riassume il Professore Emilio Trignano, quando parla di mastoplastica additiva in anestesia tumescente, una delle tecniche più avanzate nel suo campo. L’intervento prevede l’infiltrazione di una soluzione contenente lidocaina e adrenalina nei tessuti del seno, permettendo alla paziente di restare sveglia, cosciente e serena per tutta la durata dell’operazione. Nessuna intubazione, nessun ricovero, e soprattutto: nessun dolore.

«È un approccio rispettoso, delicato e preciso», spiega Trignano, «che consente di personalizzare ogni dettaglio: dalla forma e dimensione della protesi, fino al piano d’inserimento e alla modalità d’accesso».

La chirurgia estetica che ascolta il corpo

Il nome di Emilio Trignano è ormai associato in Italia a una nuova visione della chirurgia estetica: meno spettacolarizzata, più umana. Il suo metodo non si basa su standard imposti, ma su un dialogo profondo con il corpo della paziente, studiandone la morfologia, le esigenze, i desideri.

Che si scelga una protesi tonda o anatomica, che venga inserita sotto il muscolo o sotto la ghiandola, tutto viene valutato con attenzione insieme alla paziente, in funzione del risultato più naturale e armonico possibile.

«Una mastoplastica ben eseguita non stravolge, ma valorizza. Accompagna chi la sceglie verso una versione più autentica di sé», sottolinea ancora il Professore Emilio Trignano.

Dopo l’intervento? Si torna alla vita

Uno degli aspetti che più colpisce le pazienti del Professor Trignano è la rapidità della ripresa. L’intervento dura circa 30-40 minuti, al termine del quale la paziente viene osservata per breve tempo e poi può tornare al proprio domicilio. Nessun drenaggio, nessun punto da rimuovere (le suture sono riassorbibili), e una terapia post-operatoria semplice, con antibiotici e antidolorifici per via orale.

Dopo una settimana si possono riprendere le attività quotidiane, mentre per l’attività sportiva sarà sufficiente attendere circa un mese.

L’intervento che rispetta la tua libertà

In un’epoca in cui la bellezza è sinonimo di libertà e consapevolezza, la mastoplastica additiva in anestesia locale rappresenta una delle scelte più attuali e rispettose per il corpo femminile. Non si tratta solo di estetica, ma di un percorso intimo, fatto di accettazione, evoluzione e cura di sé.

Ed è proprio su questo che il Professore Emilio Trignano ha fondato la sua filosofia chirurgica: mettere la donna al centro, con i suoi tempi, le sue emozioni e le sue aspettative. Non per cambiarla, ma per farla sentire finalmente a proprio agio nella sua pelle.

Scopri di più sulla tecnica del Professore Emilio Trignano
www.cmcchirurgiaplastica.it – Rubrica a cura del Professore Emilio Trignano,
Docente di Chirurgia Plastica, Università di Medicina e Chirurgia di Sassari

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