Il mondo social di David Latino

Il mondo social di David Latino

Nato in Germania, con il cuore in Italia e la svolta vissuta in California.

La storia di David Latino è un progresso costante della scala sociale che lo ha portato tra i personaggi più influenti del Sud Italia nel mondo del marketing e della comunicazione.

Classe 1992, David nasce a Solingen, nelle vicinanze di Düsseldorf.
A 12 anni, si trasferisce con la famiglia in Italia, a Galatina, un borgo di trenta mila abitanti nel cuore del Salento.

Comincia a sviluppare sin da subito la sua più grande passione: la comunicazione online.

Negli anni, David si forma da solo. I giorni trascorsi al PC, tra ricerche e sperimentazioni, lo hanno portato ad essere un uomo che nel corso degli anni ha acquisito clienti di spessore. Uno tra questi, un ex bandiera della Juventus, che ha conosciuto agli inizi del suo periodo in California:

“Ho scelto di trasferirmi in California non per scappare da casa mia, ma perché mi reputo un ragazzo che punta sempre al massimo, e l’America è il punto o più alto al quale un uomo possa aspirare dal punto di vista lavorativo”.

Il cuore però è sempre a casa, nella sua Galatina, nonostante le difficoltà di sviluppo di questo territorio.

“Purtroppo, credo che in Italia ed in particolare nel Sud, siamo ancora indietro dal punto di vista del progresso e dell’innovazione. Non tanto per quanto riguarda la tecnologia, quanto per quel che concerne l’aspetto mentale e culturale. Troppa burocrazia, ma soprattutto poca fiducia nelle nuove generazioni. Siamo ancorati a dei vecchi steccati ideologici che devono essere superati per poter entrare in una nuova fase, più fresca e moderna”.

Dinamico, esuberante, non abbassa la testa davanti a nulla, nemmeno di fronte alle difficoltà più dure che la vita gli pone davanti. Di recente, ha perso il nonno al quale era estremamente affezionato:

“Per me era come un padre. Perderlo e non poterlo assistere durante gli ultimi attimi della sua vita è stato un colpo durissimo”.

Scettico nei confronti del vaccino, ma per niente No Vax, David cerca di diffondere le proprie idee con sfrontatezza e sincerità al tempo stesso sui social, il suo campo di battaglia perfetto:

“Al giorno d’oggi, la comunicazione online è fondamentale, sia per lo sviluppo di un’immagine aziendale, ma anche per la diffusione di un pensiero proprio. Essendoci piena libertà di parola e di stampa - almeno sulla carta - cerco costantemente di essere sincero con chi mi segue. Non ho l’intenzione di influenzare nessuno, anche perché non mi sono mai posto l’obiettivo di essere un capo popolo. Più che altro, ho sempre voluto essere trasparente con il mondo intero. Non utilizzo maschere di facciata. David è questo, piaccia o non piaccia”.

Al successo personale ha sempre preferito le vittorie del gruppo. Infatti, nel tempo, David è riuscito a mettere insieme un piccolo team, con l’obiettivo di aprire un giorno una vera e propria agenzia di comunicazione: “L’obiettivo principale è proprio questo. Ho sempre sognato di avere una squadra tutta mia, non per comandare ma per creare un’atmosfera collegiale che possa togliersi grandi soddisfazioni, attraverso il merito e le competenze”.

Questa strategia lo ha portato ad acquisire importanti clienti, in Italia e non solo. Di recente, ha siglato un contratto di collaborazione con un importante medico americano e con un autorevole esponente del panorama artistico presente a Dubai.

La sua vita è un viaggio continuo. Tra lavoro e amore, tra famiglia e sociale. L’altra faccia di David è fatta da un uomo dal cuore tenero che si pone a spada tratta nella difesa dei più deboli e, soprattutto, dei bambini del continente africano:

“Da anni, sostengo l’associazione Weafrica di Adriano Nuzzo. Grazie a loro, ho avuto il privilegio di poter fare sei missioni in Africa. Ogni volta che torno da li, mi sento un uomo distrutto, perchè mi rendo conto di quanto siamo stati tremendamente fortunati tutti noi a nascere dalla parte giusta del mondo”.

L’uomo ed il professionista,  il ragazzo determinato e dolce, a seconda di quelle che sono le circostanze che lo riguardano.

Una vita al massimo, tra successi ed i suoi ragazzi, quelli indifesi del continente nero, ma anche quelli che vogliono crescere e sognano in grande. Non si definisce un salvatore del mondo, ma uno che vuole contribuire allo sviluppo del suo territorio e della gente che ha voglia di fare.

Per il futuro, David si vede in un ufficio luminoso, a coordinare un team grande e competente. Niente di appariscente, senza troppi riflettori puntati. Una squadra coesa che punta a migliorare la brand image dei vari clienti, piccoli o grandi che siano:

“Quel che conta è avere sempre un fine da raggiungere, altrimenti la vita è nulla”.

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