I progetti architettonici più famosi di Renzo Piano

I progetti architettonici più famosi di Renzo Piano

Iconico maestro architetto, l'italiano Renzo Piano progetta edifici da oltre mezzo secolo che combinano estetica audace, metodi di costruzione innovativi e armonia ambientale. In occasione della retrospettiva a lui dedicata a Londra, uno sguardo a questi progetti più emblematici, dal Centre Pompidou al New York Times Building.

Nonostante l'avanzare dell'età, Renzo Piano è comunque un architetto al passo coi tempi. Oltre a una retrospettiva, evento che celebrava tutta le sue opere a Londra, all'80enne italiano è stato affidato il controverso progetto di ricostruzione del ponte di Genova, dopo il drammatico crollo. Un progetto ambizioso, in definitiva in linea con gli edifici monumentali che hanno scandito la carriera di Renzo Piano, i cui progetti più emblematici hanno plasmato il paesaggio urbano delle più grandi città del mondo.

 Il Centre Pompidou di Parigi

Costruito tra il 1971 e il 1977, il Centre Georges Pompidou è una delle opere più emblematiche di Renzo Piano. Autentica “macchina urbana”, la sua architettura high-tech ha subito attirato l'attenzione dei suoi coetanei, oltre che quella del grande pubblico. E per una buona ragione, l'edificio che oggi ospita un museo d'arte moderna di Parigi e una biblioteca, si distingue per una struttura tecnica completamente a vista. I condotti dell'aria colorati e le scale mobili esterne, così come gli ampi spazi interni, offrono un'estetica radicalmente unica a questo luogo culturale, eterno oggetto di polemica di una città di luce che è diventata una città di musei.

Il Parco della Musica a Roma

Vero e proprio tempio culturale dedicato alla musica, il Parco della Musica è uno degli auditorium più visitati al mondo. Inaugurato nel 2002, l'edificio progettato da Renzo Piano viene eretto a Roma, nello stesso luogo che ha ospitato le Olimpiadi estive del 1960. Uno spazio colossale, che ha permesso di realizzare tre distinte strutture a cupola, ciascuna sede di una sala da concerto: la Sala Santa Cecilia, con 2800 posti, la Sala Sinopoli con 1200 posti e la Sala Petrassi con 700 posti. Ma il Parco della Musica deve essenzialmente il suo nome al teatro all'aperto attiguo all'edificio, nel cuore di giardini paesaggistici, e che permette l'organizzazione di spettacoli all'aperto per tutta l'estate. Un posto unico.

The Shard a Londra

Progetto controverso a causa, in particolare, del ritardo nella sua realizzazione, The Shard è uno dei progetti più recenti di Renzo Piano. Considerato l'edificio più alto d'Europa, questo edificio, che sembra un frammento di vetro, ospita dal 2013 negozi, appartamenti di lusso, un hotel, un ristorante gourmet e una spa. Indiscutibilmente dirompente, la sua estetica è stata fortemente criticata dai suoi oppositori, ritenendola responsabile della deturpazione del paesaggio londinese. Vi lasciamo giudicare.

Aeroporto Kansai di Osaka

Situato su un'isola artificiale appositamente creata alla periferia di Osaka, in Giappone, l'Aeroporto Internazionale di Kansai, inaugurato nel 1994, è uno dei progetti più costosi disegnati da Renzo Piano. Dieci mila ore di lavoro, decine di milioni di metri cubi di riempimento e più di 10.000 lavoratori: ecco cosa ci sono voluti per portare a termine questo progetto titanico, avviato dalle autorità giapponesi per disintasare il principale aeroporto di Osaka.

Risultato? Con più di 2 km di lunghezza, Kansai ha uno dei terminal più grandi del mondo. Progettato in collaborazione con l'architetto giapponese Noriaki Okabe, l'infrastruttura è caratterizzata da pareti di vetro che consentono di osservare le diverse sfaccettature dell'aeroporto. Ultra-spaziosi, i terminal consentono un flusso regolare di viaggiatori e una facile individuazione dei vari servizi offerti. Gravemente danneggiato nel settembre 2018 dal tifone Jebi, l'aeroporto purtroppo era stato parzialmente allagato.

Il New York Times Building a New York

Primo grande progetto di Renzo Piano a Manhattan, la nuova sede del “New York Times” è stata pensata per essere il più trasparente e permeabile possibile, per illustrare architettonicamente lo spirito di apertura di questo leggendario quotidiano. Con 52 piani, la torre in vetro e acciaio ha un piano terra sorprendente, accessibile a tutti i pedoni, un giardino interno che circonda le redazioni o un auditorium da cui si può osservare tutta l'energia delle strade della Grande Mela. Dotate di aste in ceramica termosensibile, le facciate consentono il passaggio della luce assorbendola. Un'impresa tecnologica dalla vocazione energetica, come spiegato nel sito dello studio Renzo Piano.

Il centro culturale Jean-Marie Tjibaou a Nouméa

Considerato uno dei progetti preferiti di Renzo Piano, il centro culturale Jean-Marie Tjibaou, dal nome del leader indipendentista Kanake, è una reinterpretazione contemporanea delle tradizionali capanne della Nuova Caledonia. Con una superficie di quasi 7.000 mq, l'edificio principale è suddiviso in tre “villaggi”: uno dedicato al Museo delle Arti e delle Culture del Pacifico, un secondo alla mediateca e un ultimo agli eventi didattici. Queste strutture di legno e acciaio, nervate, sono circondate da foreste secche e mangrovie, convertite in luoghi in spazi di cultura e storia. Grazie ai materiali scelti e ai metodi di costruzione, questo centro culturale è diventato rapidamente un esempio di architettura ecologica.

Il Museo Paul Klee di Berna

Costruito per ospitare circa 4.000 opere dell'artista tedesco-svizzero, il Museo Paul Klee si distingue per un'architettura ispirata al paesaggio circostante. Prendendo la forma di colline tondeggianti, la struttura dell'edificio situato alla periferia di Berna, in Svizzera, si ispira alle Alpi circostanti. Immergendosi completamente nella topografia del luogo, il museo diventa quasi invisibile.

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